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Come costruiamo la rete in Fibra? Ecco i principali passaggi

Avrai certamente visto elmetti al lavoro lungo le strade della tua città: alcuni potevamo essere noi, impegnati nella costruzione di una nuova tratta in fibra ottica. Ma come funziona l’operazione? Chi costruisce la rete in fibra? Come quegli scavi che vedi in giro diventano connessione internet?
Te lo spieghiamo noi, che ce ne occupiamo dalla a alla z.

Com’è fatta la fibra?

La fibra è composta da fili molto sottili di vetro o plastica che trasportano segnali luminosi ad alta velocità. La luce viene trasmessa attraverso la fibra ottica sotto forma di impulsi luminosi o segnali ottici. Questi segnali possono essere modulati per trasportare dati, voce o video a lunghe distanze con una perdita minima di segnale e una velocità di trasmissione molto elevata.

Anche Wispone costruisce infrastrutture in fibra.

Il passaggio della fibra ottica non è ancora garantito in tutta Italia. Anzi, potremmo dire che di strada da fare ce n’è ancora tanta, nonostante i proclami continui degli Operatori nazionali. Noi di Wispone stiamo facendo la nostra parte e costruiamo ormai da tempo infrastrutture di nostra proprietà, oltre che ad utilizzare infrastrutture già posate.

Vuoi sapere come facciamo e quali strumenti adottiamo? Ecco i passaggi principali.

Progettazione e pianificazione
Primo e principale passaggio, dove vengono decise le questioni basilari, come la scelta del percorso da seguire, gli spazi da utilizzare, tipologia di cavo ottico, connettori, precauzioni per lavorare in sicurezza e nel rispetto delle persone e dell’ambiente, si ipotizzano criticità e tempistiche…

Richieste autorizzazioni e permessi a Comuni, Province, Enti territoriali.

Utilizzo della talpa (No Dig, letteralmente “senza scavo”)
Si comincia! Un primo controllo viene effettuato col sistema georadar, metodologia non distruttiva che rileva l’andamento del sottosuolo e individua eventuali intralci senza danneggiare il manto stradale né impattare sulla viabilità. È un metodo innovativo per la posa delle condotte in fibra ottica, che mira a ridurre al minimo o eliminare la necessità di scavi tradizionali per l’installazione delle infrastrutture sotterranee.

Apertura della strada
Quando per ragioni tecniche non è possibile l’impiego di NO DIG, utilizziamo l’escavatore, una macchina progettata per lo scavo di trincee o mini-trincee rettilinee che garantisce la messa in posa della fibra sottoterra, in modo sicuro e protetto.

Posa del tubo/corrugato 
Installazione di mini-tubetti in pvc all’interno del tubo 

Costruzione dei pozzetti 
Hai presente i pozzetti che vedi per strada, simili a tombini, che a volte portano il nome dell’operatore che li ha collocati? Ecco, quelli. Si parte con l’utilizzo dell’escavatore per la buca, si getta il pozzetto di calcestruzzo e infine viene posato il chiusino in ghisa. Un lavoro consistente, che richiede grandi mezzi e spazio in magazzino.

La fibra viene soffiata dentro i mini-tubi. Se le distanze non sono proibitive, si tratta di un lavoro manuale; altrimenti utilizziamo il soffiatore di fibra. Il soffiatore di fibra ottica è un dispositivo utilizzato per “soffiare” la fibra ottica all’interno di tubi o canaline preesistenti. Questo strumento sfrutta l’aria compressa per spingere la fibra attraverso il condotto in modo sicuro e veloce, riducendo al minimo la manipolazione manuale della fibra stessa. Può ricordare la cerbottana che i bambini di una volta utilizzavano in classe, quando non c’era la maestra: il soffiatore però può lanciare fino a 200 metri! 

Si richiude la strada: ogni operatore è tenuto al ripristino del manto stradale, che va ripristinato a norma di legge.

Giunzioni, saldatura e misurazione dei segnali fibra con OTDR. Esiste una tecnica di giuntura delle fibre ottiche che ci permette di estendere la distanza di una precedente fibra o di spezzare una tratta molto lunga in più parti di cavo per poi collegarli; la tecnica di giuntura di due fibre si è talmente perfezionata da essere usata anche al posto della connettorizzazione classica e cioè piuttosto di installare un connettore alla fine della fibra per poterci collegare un apparato attivo, si salda un pezzo di fibra con connettore pre-installato da una macchina industriale per avere la massima resa e la minor attenuazione del segnale. Questi pezzi finali di fibra con il connettore installato dal costruttore si chiamano pigtail.

ONT e Router: una volta entrati a casa del cliente con il nostro cavo ottico, vengono installati altri due apparati. Il primo viene definito ONT (Optical Network Terminal) – per farla breve serve a trasformare il segnale ottico in elettrico. Da qui è poi possibile collegare il vero dispositivo in grado di gestire la connessione, un router. 

Un’ultima considerazione: come previsto da AGCOM (delibera 348/18/CONS), Wispone lascia (ormai da anni) sempre libero il cliente di scegliere ed acquistare un router in autonomia. Ma l’ONT deve essere installato necessariamente dall’Operatore.

E una volta acceso il router, voilà! inizia la magia…

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